La nostra passione per la cucina giapponese è un fenomeno relativamente recente, ma oramai non possiamo prescindere da una cena giapponese al mese (spesso anche 2 o tre al mese...). A Torino abbiamo anche provato qualche take away e quindi abbiamo oramai una certa esperienza dell'offerta locale.
Ovviamente rifuggiamo come la peste i cinesi/thai trasformatisi in giappo per seguire la moda. meglio i nostri cari vecchi amici.
Torino: WASABI
Torino: OSAKA
Torino: JAPS
Torino: KIKI
Novi Ligure: TOKYO
PS: A Novi l'offerta è mutata, ma non bazzichiamo più molto da quelle parti e soprattutto... niente giappo per un po'.
Ovviamente rifuggiamo come la peste i cinesi/thai trasformatisi in giappo per seguire la moda. meglio i nostri cari vecchi amici.
Torino: WASABI
Torino: OSAKA
Torino: JAPS
Torino: KIKI
Novi Ligure: TOKYO
PS: A Novi l'offerta è mutata, ma non bazzichiamo più molto da quelle parti e soprattutto... niente giappo per un po'.
WASABI, Torino
Wasabi, Corso Ferruci, 72, Torino, 011 4473812
L'atmosfera è molto più giapponese che nella media dei concorrenti torinesi, anche; grazie al fatto che due terzi dei tavoli sono raggiungibili solo senza scarpe (anche se poi ci si può sedere "alla occidentale", sfruttando l'apposito "pozzetto" sotto il tavolo stesso). I camerieri, tutti orientali (anche se non sono certa siano giapponesi), sono in kimono con le classiche infradito e calzini bianchi giapponesi, dietro la cucina non solo i piatti sono preparati con grande cura, ma soprattutto con una buona attenzione alla presentazione (aggiungendo anche piccoli origami). Le porcellane sono ricercate (senza le classiche barchette in bambù) anche se con qualche caduta di stile nelle ciotole e nelle zuppe. Le bacchette non sono le classiche usa e getta, ma sono più ricercate e chiuse da piccoli origami in carta colorata dalla delicata fantasia floreale. Molto simpatiche le tazzine del caffè che sembrano storte.
Il pesce è di prima qualità e la tempura molto leggera e non unta. Anche il salmone, che che a volte corre il rischio di essere un po' grasso è invece magro e tenero. Sono disponibili anche alcuni piatti un po' più ricercati ed interessanti che non includono solo sushi e sashimi, inclusi alcuni dolci tradizionali al di fuori dello gnocco di fagioli rossi e con qualche vino giapponese affiancato a più tradizionali vini italiani soprattutto piemontesi. Il menù degustazione è piuttosto vario e permette a quelli che affrontano per la prima volta il giapponese di avere una buona panoramica.
Rispetto ad altri giapponesi la superiore qualità si paga nei tempi del servizio (che però è comunque piuttosto rapido, nel conto (circa 40€ a testa per saziarsi), nelle porzioni un po' più piccole con fettine di pesce un po' più sottili e nel fatto che è necessario prenotare (soprattutto nel week end) con un certo anticipo. Quattro nei: l'edamame (non servito caldo e con scaglie di sale grosso come piace a me), il te (disponibile solo a tazza e non con la classica teiera in ghisa e quindi è necessario procedere con più ordinazioni nel corso della cena), il parcheggio (la zona di Corso Ferrucci non è nota per la facilità di parcheggio, anche se noi siamo sempre stati molto fortunati) e la dimensione dei tavoli fissa (non credo sia possibile fare tavolate per più di 6/7 persone, ma non è detto che questo possa essere considerato da tutti come neo).
OSAKA, Torino
Osaka, Via Rivalta, 23/e, Torino, 011 3823439
Forse il giapponese col miglior rapporto qualità/prezzo di Torino con alcuni menù fissi a pranzo per chi vuole approcciare il giapponese per la prima volta. La preparazione è per la maggior parte a vista (ad eccezione delle preparazioni calde) ed è eseguito da filippini che si occupano anche del servizio e delle consegne a domicilio (disponibile anche il take away). Le bacchette sono le classiche usa e getta e le varie versioni di piatti combo/mixed sono servite sulle barche di bambù di diverse dimensioni (che io non apprezzo molto :(), ma il resto delle porcellane e del vasellame è più piacevole.
Il locale si articola in tre stanze: una piccola e molto intima, una un po' più grande e la zona di ingresso con bancone di preparazione ed alcuni posti alla barra, cassa ed alcuni tavoli. Un acquario con alcune varianti di pesci rossi di notevoli dimensioni è murato nel muro divisorio tra l'ingresso e la sala posteriore un po' più grande. Il posto non è quasi mai affollato e la prenotazione non è obbligatoria. Il servizio è in genere rapido ad eccezione dei momenti di affollamento che rendono a volte, soprattutto a pranzo, le attese molto lunghe e non permettono una pausa pranzo rapida.
La tempura è, a mio avviso, sconsigliabile e la parte dolci non merita particolare attenzione: meglio recarsi da "Fiorio" che ha aperto una sede poco lontana.
Il pesce è buono, le fettine di pesce abbondanti, a volte manca un po' la cura dei particolari.
L'aspetto del locale è pulito ed ordinato, la location non proprio centrale (come millantato nel sito www.ristorantegiapponesearcosaka.com) e il trovare parcheggio è spesso complicato, ma i prezzi contenuti (20€ a testa) meritano la deviazione. La consegna a domicilio ha prezzi differenti a seconda se fatta a pranzo o a cena, ma comunque contenuti (3€ a pranzo, 5€ a cena), ma è sempre molto puntuale. Nel kit a domicilio sono inclusi wasabi in bustina, salsa di soya monodose, vaschetta in plastica per la soya e bacchette usa e getta.
JAPS, Torino
Japs (Torino) - provato solo nella variante "consegna a domicilio" e "take away".
Il vero vantaggio del posto è l'interfaccia internet (www.japs.it) per effettuare le ordinazioni che facilita la possibilità di ben dosare l'ordine, scegliere con calma a casa, valutare i piatti con anche le fotografia (per chi si avvicina alla cucina giapponese e si trova perso tra nigiri, sushi, etc). Si sente qui la differenza tra piatti preparati sul momento e pesce di ottima qualità e questa soluzione un po' più low cost, in cui anche il riso ha guadagnato un po' troppa collosità. Disponibili anche i bento per chi vuole provare un pasto completo alla giapponese. I costi non sono alla fine molto diversi da quelli dell'Osaka quindi, a nostro avviso, a meno che nei giorni di chiusura o per ordini all'ultimo minuto l'altra soluzione è spesso consigliabile. Nel kit a domicilio sono inclusi wasabi in bustina, salsa di soya monodose e bacchette usa e getta, simpatici tovagliolini arancioni che danno colore alla tavola. A volte è possibile trovare le vaschette di Japs all'interno degli ipermercati nel banco pesce.
KIKI, Torino
Kiki (Torino) - provato solo nella variante "consegna a domicilio" (www.kikinextlevel.com)
Nella consegna a domicilio si perde un po' troppo la visione del locale e la cultura giapponese, ma si può comunque apprezzare la qualità della preparazione, la disposizione nelle vaschette di plastica ed ovviamente la qualità del pesce. Il Kiki si trova quindi ad un livello superiore rispetto ad altri ristoranti e si può anche ordinare degli amaebi senza troppe preoccupazioni.
Nel kit a domicilio sono inclusi wasabi fresco (notate la differenza!), salsa di soya monodose, vaschetta in plastica per la soya e bacchette usa e getta. Il costo non è proibitivo, ma sicuramente superiore all'Osaka ed al Japs.
TOKYO, Novi Ligure
Tokyo, Via Giuseppe Mazzini, 189, Novi Ligure, 0143 323963
Quando ha aperto il primo giapponese a Novi non potevamo mancare. L'ingresso nel locale non ci ha piacevolmente colpito: il locale ampio, rumoroso e nessuno che accoglie all'ingresso non sono proprio un ottimo biglietto da visita. Simpatiche alcune aree riservate lungo il perimetro in cui è ricostruito un ambiente giapponese con possibilità di sedersi inginocchiati o all'occidentale. Cucina a vista, porcellane molto carine, bacchette usa e getta ed una cameriera che passa offrendo posate occidentali (anche a chi sta già mangiando con le bacchette....). In generale il servizio non molto accurato ed una cortesia non esattamente giapponese. Il menù in generale è un misto tra cucina cinese e cucina giapponese con tanti noodles per chi non riesce a resistere senza spaghetti.
Unica nota di interesse: Il sashimi di gamberoni disponibili quel giorno e consigliati in sostituzione del sashimi di capesante che, pur essendo in menù era terminato. Riso decisamente da dimenticare e nigiri e maki preparati un po' frettolosamente. I prezzi non certo competitivi, almeno con quelli di Torino. L'apertura di un giapponese a Novi, comunque, era una esigenza sentita, infatti il locale era decisamente affollato.